14 febbraio 2011

La nostalgia che ti prende e ti fa sentire come un ottantenne che passa il tempo in un circolo Endas a giocare a briscola e bere vino di dubbia qualità.

Mi pento di aver cancellato il blog perchè oggi avrei avuto tanto bisogno di leggere i vecchi commenti, quelli che in passato m'han messo addosso un sacco di carica e coraggio. Esattamente quello a cui anelo oggi.
Nell'amicizia a distanza non ho mai creduto particolarmente (prima di avere il vecchio blog, almeno.)
Uno apre Firefox per scrivere le sue paturnie e si trova sconosciuti (e sconosciute) che gli stan vicino senza bisogno di tornaconti, in modo disinteressato.
Io di molti di loro non conosco neanche la faccia, ho solo immagini create dalla mia fantasia parecchio fanciullesca in seguito a descrizioni che han fatto sentire me ed i miei interlocutori bambini delle elementari, e posso dire che nonostante le parole negative di qualcuno nei confronti dei loro corpi (ma chi ve le mette in testa, poi, certe cose? Siete tutte bellissime, donne, e siete tutti fighissimi, uomini!) vedo tutti come le persone più belle del mondo, in ogni senso. Anche lei che si descrive come una ragazza tutta ciccia e paturnie, e forse se vivesse a Forlì sarebbe la classica persona che abbraccerei in ogni istante, e poi parleremmo dei campi di fiori che amiamo entrambi.
Magari la porterei pure nel campo di girasoli di mio nonno che vive lontano da qui, quello che per arrivarci devi percorrere il pendio e puoi sederti sull'erba verde a guardarli mentre seguono il sole, e non nel senso che la porterei lì come si porta la morosa, ma nel senso che nelle sere in cui si sente fragile la farei salire nella mia macchina, un po' vecchia ma comoda, e la porterei lì a vedere l'alba solo per vederla sorridere un po', e vedere se anche all'alba i suoi capelli sono neri o se diventano color cioccolata come i miei, e poi le accarezzerei una spalla e le offrirei di andare a far colazione in un'altra città, tanto per restare in quella dimensione parallela, e farei scegliere a lei (che so già cosa mi direbbe, dal momento che dove lei ama stare non è tanto lontano da Forlì), perché lei povera nel frattempo s'è sicuramente subita le mie chiacchiere da quasi ventenne disilluso che vorrebbe tanto amare ma non ne è capace, anche volendo, e farle scegliere dove bere il caffè che le piace tanto mi pare il minimo.
Tutto questo per dire che oggi mi sono in fase scazzo, e non ho voglia di vedere e sentire nessuno se non quelle persone che sanno sempre cosa dire perchè come me si rifugiano in internet quando hanno queste fasi scazzo che durano a lungo o poco, dipende.

1 commento:

  1. Continuo a sostenere, dopo mesi, che tutti questi film mentali che ti fai -che tra parentesi adoro- debbano essere raccolti in un libro.
    Scrivi, porca trota, e non solo sul blog, che hai un talento innato.

    E comunque, 'tutta ciccia e paturnie' mi ricorda qualcosa. Per dire.

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